Trieste Spiagge da non perdere
Nascoste tra i paesaggi mozzafiato del golfo e della costiera, le spiagge di Trieste offrono un rifugio perfetto per coloro che cercano tranquillità o un fresco sollievo nelle giornate estive. Dalla baia di Sistiana al lungomare di Muggia, ogni angolo della costa triestina è un invito a esplorare e a lasciarsi incantare dalla bellezza senza tempo di questa gemma del Mediterraneo.
La Baia di Sistiana
Incastonata tra le alte pareti bianche della ex cava e le falesie della Riserva Naturale di Duino, la baia di Sistiana apre una breccia nel calcareo affaccio sul mare dell’altipiano carsico.
Un tempo rinomato luogo di villeggiatura austroungarico, ha mantenuto la propria vocazione balneare e offre la possibilità di scegliere tra curati stabilimenti privati o spiagge libere, adatte anche ai più piccoli per la presenza di ciottolini e conchiglie. La baia è accessibile in macchina o via mare grazie ai numerosi moli di attracco per imbarcazioni da diporto.
La presenza di chioschi, ristoranti, locali panoramici e intrattenimenti serali richiama visitatori e turisti, per assaporare qualche piatto tipico in riva al mare o divertirsi nella movida notturna.
Spiagge libere lungo la strada costiera
Per i più avventurosi, lungo la strada costiera si trovano numerosi ripidi sentieri che conducono a baie e insenature con spiagge libere, dove è possibile rilassarsi al sole con una splendida vista mare.
Tra queste Canovella de’Zoppoli, raggiungibile imboccando uno storico sentiero dei pescatori carsici che scendevano dal ciglione per lanciare le reti dalle rudimentali imbarcazioni in legno, gli “zoppoli”, da cui deriva il nome di questa pittoresca spiaggia, dotata anche di un piccolo chiosco.
Il lido è riparato e tranquillo e, proseguendo lungo l’arenile, in una decina di minuti si può raggiungere anche la zona naturista del Liburnia e della Costa dei Barbari, esplorando un tratto costiero di incredibile bellezza.
Lungo la Costiera troviamo poi la spiaggia libera dei Filtri, tranquilla e soleggiata spiaggetta di ciottoli, dove fluiscono correnti freschissime: sono le acque dolci che sgorgano da uno dei rami sotterranei del fiume Timavo, incanalate verso le vasche di filtraggio e purificazione dei vicini impianti, per rifornire la città. La spiaggia dei Filtri è inoltre dotata di un punto ristoro.
Poco distante lo stabilimento balneare “Le Ginestre”, una spiaggia di ciottoli bianchi affacciata sul golfo e racchiusa da falesie a picco sul mare con i suoi variopinti e profumati cespugli fioriti, da cui prende il nome. Frequentata da un pubblico molto eterogeneo, è adatta anche a famiglie con bambini.
Il lungomare di Barcola: dalla pineta al bivio
La Pineta di Barcola è un polmone verde sul mare. Meta di lunghe e suggestive passeggiate e punto di osservazione per meravigliosi tramonti durante i mesi invernali, in estate e soprattutto nel fine settimana su questa riviera “sotto casa” si riversano centinaia di triestini, che si regalano momenti di relax sotto il sole o all’ombra degli alberi. La pineta offre diverse aree di svago per attività all’aperto, inclusa una palestra gratuita “openair”, una pista di bocce e spazi per praticare yoga e ginnastica. I più piccoli possono divertirsi nei diversi parchi gioco tra scivoli, altalene e giostre.
Proseguendo verso Miramare, ogni zona ha un suo nome: dopo la pineta si incontrano i Topolini, il molo G, il California e la Marinella.
Alla fine della passeggiata barcolana troviamo il “bivio”, così chiamato perché è proprio a ridosso di una diramazione tra il lungomare di Barcola, la strada panoramica Costiera e la via che conduce allo spettacolare Castello di Miramare. Qui vi sono altri terrazzamenti sul mare per prendere il sole, fare una nuotata e godersi tramonti indimenticabili.
I topolini
I famosi Topolini, che si incontrano subito dopo la Pineta in direzione del bivio, sono 10 terrazze semicircolari allineate lungo la riviera con la loro forma che, vista dall’alto, richiama le orecchie del noto Mickey Mouse di Walt Disney. Sotto le terrazze trovano posto spogliatoi, servizi e docce a libero utilizzo.
Arrivando da Trieste i primi Topolini sono frequentati per lo più da famiglie, grazie alla presenza di due spiaggette di ciottoli. Nelle piattaforme successive è invece possibile accedere al mare direttamente dalle tante scalette e gradoni. La sicurezza in mare è garantita dalla presenza dei bagnini e dalla delimitazione della zona balneare per mezzo di alcune boe.
Per le persone con disabilità esistono una rampa d’accesso alla piattaforma sottostante il lungomare e una per l’accesso al mare.
In seguito ad un sondaggio effettuato nell’estate 2021 gli storici Topolini della riviera barcolana ora hanno un nome. Tutti dieci bagni infatti hanno preso il nome di un personaggio tra i più amati dai triestini, nell’ambito del sondaggio “TotoTopolini” varato dal Comune di Trieste. Tra questi citiamo, ad esempio, Margherita Hack, Cesare Maldini, Ottavio Missoni e Primo Rovis.
La Lanterna (El Pedocin)
Uomini a destra, donne a sinistra: separati e felici di esserlo. La Lanterna è una struttura balneare fuori dal tempo, conosciuto come “El Pedocìn”, di proprietà del Comune di Trieste, l’unico stabilimento pubblico in Europa con due settori ben distinti, divisi da un muro.
Tradizione radicata da oltre cento anni, che i triestini difendono con orgoglio, ormai un emblema e tratto distintivo della città di Trieste. Per accedere si acquista un biglietto simbolico del costo di poco più di un euro, che va timbrato all’ingresso in un’obliteratrice, simile a quelle utilizzate nei vecchi autobus.
Lo stabilimento, aperto tutto l’anno, si trova sul Molo Fratelli Bandiera, vicino al faro da cui prende nome. È sempre affollato, soprattutto nella pausa pranzo, perché vicinissimo al centro città e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Ci sono spogliatoi, servizi e due punti di ristoro interni.
Per i triestini è una vera e propria istituzione, uno dei simboli della città. Semplicemente imperdibile per scoprire Trieste come la vivono i triestini.
In estate la vicina Ausonia si anima con “l’Olimpiade delle clanfe”, gara goliardica di tuffi che si svolge nella grande e profonda piscina e ogni anno attrae una nutrita folla di pubblico e visitatori. A cimentarsi nella colorata competizione persone di tutte le età, con costumi e accessori a dir poco originali e stravaganti.
Il lungomare di Muggia
Tra le zone balneabili della provincia troviamo anche la costiera muggesana, che si sviluppa per circa sei chilometri, dal porticciolo dell’antica cittadina in stile veneziano fino al valico frontaliero di San Bartolomeo-Lazzaretto, da cui si accede alla vicina Slovenia. Poco prima si trova Punta Sottile, spiaggia con limpide acque dal fondale sabbioso.
Perfetto anche per una passeggiata al sole, il vialone pedonale del lungomare di Muggia, con le sue spiagge libere fornite di docce, chioschi con snack, bibite e gelati, oltre alla presenza dei bagnini.
Poco distante si trova la nuova e frequentatissima spiaggia Boa Beach, facilmente raggiungibile con il collegamento marittimo del trasporto pubblico locale, la motonave Delfino Verde. Si tratta di una spiaggia libera, particolarmente adatta per gli amanti del sole, che possono scegliere se stendersi in riva al mare o optare per le oasi di prato erbose. All’interno della spiaggia sono presenti tre piccoli bar attrezzati dove è possibile noleggiare lettini e ombrelloni, perfetti per le famiglie ma anche per i giovani, con aperitivi e dj al tramonto.